Quando un imprenditore anziano si prepara alla successione, scegliere un consulente esterno come nuovo leader è una decisione molto rischiosa. Preferire qualcuno da fuori rispetto alle risorse interne può sembrare un modo per mantenere il controllo, ma spesso porta a gravi problemi. L’azienda, in un momento così delicato, ha bisogno di stabilità e continuità, non di cambiamenti radicali. I dipendenti chiave potrebbero andarsene, insoddisfatti dalla mancanza di fiducia che sentono verso di loro.
Un consulente esterno non ha il bagaglio di esperienza che deriva dal vivere quotidianamente l’azienda. Per questo, viene visto come un estraneo, incapace di entrare davvero nei meccanismi interni. In queste situazioni, spesso si verificano tensioni e conflitti che rallentano l’operatività.
Quando un imprenditore anziano affida la successione a qualcuno di esterno, rischia di mettere a repentaglio anni di duro lavoro. La sua visione e i valori costruiti nel tempo potrebbero svanire, lasciando spazio a un’identità aziendale incerta. La lezione: un passaggio di consegne ben pianificato e costruito all’interno è sempre la scelta più sicura per proteggere l’eredità aziendale.
