La creatività contabile fa sembrare tutto in ordine: margini solidi, fatturato in crescita, utile in linea. Ma intanto la cassa si svuota, i fornitori si fanno più insistenti e i crediti continuano ad accumularsi. Non è solo un dettaglio, è un campanello d’allarme.
Non si parla per forza di frodi. Basta qualche aggiustamento “furbo” per rendere i numeri più presentabili. Il bilancio sorride, ma la realtà operativa racconta un’altra storia — e spesso è quella che scotta.
Guardando bene, qualcosa salta sempre fuori: ricavi anticipati, costi che spariscono nei cespiti, investimenti che coprono perdite. Sulla carta fila tutto, ma chi gestisce sente che qualcosa non torna.
I numeri ufficiali sono solo la vetrina. Quello che conta sta dietro: flussi veri, esposizioni reali, margini puliti. Senza questa lettura, ogni piano strategico rischia di essere solo fumo negli occhi. E prima o poi, il vento cambia.