Riunioni che iniziano solo se c’è lui. Decisioni bloccate in attesa della sua benedizione.
Si confonde la leadership con il controllo totale, intanto i team si spengono, smettono di crescere, e il sistema si irrigidisce.
Succede spesso così: appena le cose si fanno complesse, parte la corsa al leader “forte”, quello che accentra tutto e decide per tutti.
L’idea dell’eroe al comando è rassicurante, ma in pratica è un freno. Le aziende che davvero performano in modo costante funzionano in un altro modo: processi chiari, responsabilità diffuse, adulti che si parlano da pari.
Non servono supereroi. Serve gente solida, che sa creare le condizioni perché gli altri possano prendersi la scena, sbagliare, riprovare, portare a casa il risultato.
Solo così si crea una leva reale. E soprattutto, una cultura che non si spegne appena il “capo” gira l’angolo.
Riunioni che iniziano solo se c’è lui. Decisioni bloccate in attesa della sua benedizione.
Si confonde la leadership con il controllo totale, intanto i team si spengono, smettono di crescere, e il sistema si irrigidisce.
Succede spesso così: appena le cose si fanno complesse, parte la corsa al leader “forte”, quello che accentra tutto e decide per tutti.
L’idea dell’eroe al comando è rassicurante, ma in pratica è un freno. Le aziende che davvero performano in modo costante funzionano in un altro modo: processi chiari, responsabilità diffuse, adulti che si parlano da pari.
Non servono supereroi. Serve gente solida, che sa creare le condizioni perché gli altri possano prendersi la scena, sbagliare, riprovare, portare a casa il risultato.
Solo così si crea una leva reale. E soprattutto, una cultura che non si spegne appena il “capo” gira l’angolo.