Dire “no” a un cliente senza compromettere il rapporto è spesso un equilibrio delicato, ma talvolta diventa inevitabile. Durante un progetto, mi è stata fatta una richiesta che, inizialmente, sembrava intrigante. Tuttavia, dopo un’analisi più approfondita, ho realizzato che avrebbe potuto creare complicazioni invece di risolvere problemi e che non si allineava affatto con gli obiettivi di riposizionamento del marchio.
Invece di accettare subito per compiacere, ho deciso di spiegargli, pur non essendo il sottoscritto un grande diplomatico, i rischi potenziali legati a quella scelta. Con esempi concreti e situazioni simili, gli ho mostrato quali conseguenze poteva comportare. Successivamente, gli ho proposto una soluzione alternativa che si adattava meglio alle sue necessità, risultando anche più sicura.
Il segreto è stato mantenere un tono positivo e professionale, senza farlo mai sentire in errore. Così, si è sentito ascoltato e valorizzato, e alla fine ha accettato il mio suggerimento. In questo modo, siamo riusciti a trovare una soluzione che ha soddisfatto entrambi, rafforzando anche la nostra collaborazione futura.
DIRE “NO” AL CLIENTE SENZA PERDERE CREDIBILITÀ

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